Macchie bianche o marroni? Ecco come prevenire e curare l’antiestetica fluorosi dentale
Sui denti del tuo bambino hai notato delle strane macchie bianche? Potrebbe trattarsi di fluorosi dentale, una condizione cosmetica che colpisce soprattutto i più piccoli, e che si verifica a causa di un’eccessiva assunzione di fluoro.
Ma cos’è di preciso, quali le cause e come intervenire per tempo? Ecco tutte le risposte che cerchi.
Cos’è la fluorosi dentale e come si manifesta?
Si tratta di un’alterazione nella struttura e nel colore del dente che, come dice il nome è provocata dal fluoro, un minerale essenziale per i denti perché aiuta a proteggerli dalla carie ma che, se in eccesso, può dare origine alla cosiddetta fluorosi dentale.
Nei bambini, così come negli adulti, si può manifestare in diversi modi ma, solitamente, all’inizio compare con dei segni bianchi, molto difficili da individuare se non dal dentista. In alcuni casi però questi segni possono essere anche di un antiestetico color marrone.
In base alla gravità, infatti, è possibile distinguere diversi tipi di fluorosi dentale ed i relativi sintomi:
- fluorosi lieve: lo smalto presenta delle macchie bianche che arrivano a ricoprire al massimo il 50% della superficie dentale,
- fluorosi moderata: è interessata tutta la superficie dello smalto, che presenta una colorazione opaca con dei pigmenti tendenti al marrone,
- fluorosi grave: la colorazione marrone è presente su tutta la superficie del dente e spesso è accompagnata da sensibilità dentale.
Eccessiva assunzione di fluoro: da cosa può essere determinata?
La causa principale della fluorosi dentale è senza dubbio l’utilizzo scorretto o esagerato di dentifricio e collutorio.Ma ci sono anche altri fattori che possono scatenare questo disturbo:
- Sovradosaggio di fluoro (ad esempio integratori che lo contengono).
- Consumo eccessivo di bevande e cibi che contengono fluoro, come ad esempio la Coca Cola, bibite gassate e succhi (all’uva o alla mela ne hanno una quantità superiore) che ne sono ricchi, e persino la quantità di fluoro presente nell’acqua potabile. Tra i cibi che contengono fluoro troviamo: snack, pesce oceanico, gelatina, pelle del pollo, il sale non da farmacia.
- Ingestione del dentifricio. Ovviamente è causa più comune della fluorosi dentale nei bambini, quindi assicurati fin da subito che tuo figlio lo sputi. Per sicurezza, mettine solo una minima quantità sullo spazzolino e controlla quando fa i risciacqui di collutorio.
- Assunzione di farmaci, in particolare gli antibiotici o gli antidepressivi, che sono dannosi per i nostri denti.
- Fumo delle sigarette.
Come prevenire e curare la fluorosi dentale
Come abbiamo visto, la fluorosi dentale nei bambini, così come negli adulti, può essere causata da alcune abitudini sbagliate, nonostante si segua una corretta igiene orale.
Per preservare il nostro sorriso è quindi importante evitarle, stando attenti all’assunzione del fluoro (ma anche ai cibi che macchiano i denti!) e poi facendo una visita periodica dal dentista fin dalla tenera età, perché solo un esperto può individuare la fluorosi dentale al primo stadio.
Se diagnosticata in tempo, infatti, è possibile curarla semplicemente con uno sbiancamento dei denti o con infiltrazioni. Nei casi di media gravità, invece, è possibile avvalersi del bonding dentale, una tecnica odontoiatrica che consiste nell’applicazione di un composto di resina dura sullo smalto.
In generale, la medicina estetica dentale consente di correggere alterazioni di colore e forma, per raggiungere un colore omogeneo dello smalto e una tonalità più bianca.
Se pensi di averne bisogno per te o il tuo bambino, contatta lo Studio Fadda di Roma, specializzato in pedodonzia, e prenota una visita. La dottoressa Giulia Fadda provvederà ad individuare l’eventuale fluorosi dentale e a consigliarti il trattamento più adeguato.